Recensione a cura di P.L.LAUREL

Diamante mi alma

Rachele Vestri

Trama:

«Derek, dici? Ma se anche tu stenti a chiamarmi con il mio nuovo nome! Non mi riconosco. Non mi riconosci. Di chi sono questi panni di uomo perbene? Miei? Vuoi farmi ridere?», un ghigno sarcastico lo rende inquietante e pur sempre bello.

Derek Harris è un titanico trentaduenne dagli occhi color oceano e dagli ambigui trascorsi.

Accolto nel team della Bounty Hunter Agency, diviene cacciatore di taglie con la fedina penale pulita grazie a un amico dell’ex capo, il redento trafficante Raphael Armando Diaz.

Ma è davvero possibile resettare la coscienza e liberarsi del passato?

Charlotte Scott, ragazza dagli occhi verde-oro e dalle forme abbondanti, indulgente con il mondo e meno con se stessa, potrebbe rivelarsi un’insperata chance per superare il dolore di un’identità e di un amore perduti nella ‘vecchia vita’.

Insieme a lei, torna un misterioso uomo che, già firmatario di un’atroce vendetta, conferma di essere un maledetto, inafferrabile persecutore.

Chi è Derek Harris? Chi è Colin Walsh? E chi è Charlotte Scott?

Una lotta costante per ritrovare se stesso, perdonarsi, meritare un nuovo amore, intenso, fulminante e non privo di ombre. Affidarsi e fidarsi. Ma sullo sfondo vibra il pericolo.

Recensione a cura di P.L.LAUREL

Il romanzo parte con una forte carica emotiva, anche se mi è sembrato che la narrazione fosse un po’ lenta nella parte iniziale: Poco dopo invece l’autrice coniuga gli avvenimenti, incastrandoli perfettamente, e il lettore viene preso per mano e portato all’interno della storia con un crescendo di episodi che molto hanno dell’introspettivo. Un viaggio all’interno di sé stessi che mette il lettore di fronte a uno scenario molto forte. A volte anche i ricordi che hanno regalato delle emozioni passate, possono invece riservare qualche parte dolce-amara. È ciò che accade al protagonista principale e quello che di conseguenza viene trasmesso al lettore. Ho camminato in punta di piedi all’interno di tutta la vicenda, accompagnata dalla notevole penna dell’autrice che ha saputo catturare la mia attenzione dall’inizio. Quando un amore fa stare male, lascia nel cuore una cicatrice che difficilmente guarisce. Il protagonista lo capirà a sue spese, ma di conseguenza arriva lo stesso imprinting anche al lettore. Ad essere sincera ciascuna emozione accompagna il percorso durante la lettura, scandendo bene le sequenze in una alternanza di coinvolgimenti forti che non possono essere ignorati. I diversi temi trattati, alcuni peraltro anche molto forti, sono stati affrontati nel rispetto e nella delicatezza che a mio avviso ha contraddistinto in positivo la bravura dell’autrice. Ciascun personaggio è stato analizzato in maniera molto complessa e la loro caratterizzazione non è stata trascurata, così come tutto il testo. Si nota da subito con quanta cura è stato pensato e scritto, questa è una cosa che mi è molto piaciuta. Non avevo ancora letto nulla di Rachele Vestri.L’editing particolarmente curato ha fatto in modo che mi potessi immedesimare con i personaggi, vivendo insieme a loro. Forse avrei dovuto leggere anche il precedente, per meglio comprendere le vicende che mi hanno attirato notevolmente, ma si può anche leggere tranquillamente da solo. Credo che quando uno scritto emoziona, lo fa fin dal principio e Diamante mi alma ha fatto centro. Complimenti, cinque cuoricini meritati.

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