Lezioni di attrazione
Priscilla Potter

SCHEDA ROMANZO
TITOLO:Lezioni di attrazione
AUTRICE: Priscilla Potter
CASA EDITRICE: Self Publishing
NUMERO PAGINE: 223
PREZZO EBOOK: 0.92
PREZZO CARTACEO: 12.48
GENERE: Commedia Romantica
DATA USCITA: 14 Febbraio 2023
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PROFILO AUTRICE SU INSTAGRAM: https://www.instagram.com/_priscillapotter/
Palermo. Danilo è un seduttore seriale,ma anche un velista, uno psicologo e un influencer.
Silvia è una serissima ricercatrice universitaria di letteratura italiana.
Entrambi detestano i legami sentimentali.
I due s’incontrano per caso, si studiano a vicenda.ma…
Lui scommette su di lei, che invece ha bisogno di lui e della sua consulenza per scrivere il suo nuovo libro su incarico dell’università.
Tra regate, scene spassose, un cane, lezioni sull’attrazione, scintille e incomprensioni, riusciranno Danilo e Silvia a trovare un punto d’incontro?
ESTRATTO:
Mi butto sul divano.
«Hai problemi di vista, forse? Non vedi che il divano è occupato?»
Giuro che non l’avevo vista. Ha gli occhiali rossi a goccia, ovviamente griffati, e un vestito corto verde militare. Chi vestirebbe mai di verde militare per una festa? Mi sta guardando malissimo con i suoi occhi… azzurri?
«In effetti non ti avevo vista. Però questo è un grande divano, e c’è spazio per entrambi.»
Il suo sguardo si fa ancora più perfido. Credo che abbia circa trent’anni; per i miei canoni, è piuttosto attempata.
«Non ho detto che non c’è spazio. Ho detto che il divano è occupato.»
«Scusa, non avevo capito.»
Educatamente mi alzo in piedi e prendo posto in una sedia nella stessa zona.
Dopo aver vuotato il bicchiere, mi rendo conto che vicino all’arpia non c’è nessuno. Non posso lasciar correre.
«Ehi, tu, non mi avevi detto che il divano era occupato?»
Sul viso le compare un ghigno che dovrebbe somigliare a un sorriso.
«Infatti è occupato. Da me.»
«E chi credi di essere, la padrona del locale? Io posso sedermi dove mi pare! E poi sei piccolina, non occupi molto spazio», insinuo, con la velata intenzione di insultarla.
E senza attendere ulteriormente mi siedo esattamente accanto a lei. A contatto. Potrei mantenere le distanze, ma non voglio farlo.
E non perché io voglia stare vicino a lei.
Non mi piace.
È antipatica, scorbutica e odiosa. Ma non voglio dargliela vinta.
Coscia a coscia. La sua è scoperta, ed è forse l’unica cosa bella che ha.
Si tratta chiaramente di un’appartenente alla categoria di donne che ai nostri giorni si autodefiniscono single, ma da che mondo è mondo si chiamano zitelle.
Qui non si batte chiodo, è chiaro.
Questa donna non tocca un uomo da dieci anni, se mai ne ha toccato uno.
«Mi dai fastidio», dichiara, scandendo le parole e fissandomi negli occhi.
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