INTERVISTA
Paolo Ciri


Oggi il nostro blog ha il piacere di ospitare un autore che abbiamo da poco conosciuto e che con il suo romanzo “Trentanni nel trecento”, ci farà scoprire una realtà a noi nuova. Ringraziamo l’autore per essersi prestato alla nostra intervista. Conosciamolo.
INTERVISTA:
1)Chi è Paolo Ciri ? Nella vita, cosa fa?
Un cinquattontenne di una città di provincia, dove si trova benissimo, che insegna Diritto, Economia ed Educazione Civica al locale e glorioso Istituto Alberghiero, va in motocicletta, su strada e fuoristrada, ogni volta che può, e….scrive !
2) Quale sarebbe il sogno che vorresti realizzare?
Io il mio sogno lo ho realizzato! Vivo in una città meravigliosa, con tanti amici, tante attività, uso pochissimo la automobile, incontro dei ragazzi cui tento di insegnare cose……
3) Cosa non sopporti nelle persone e che cosa invece tolleri?
Non sopporto la maleducazione, ovviamente.
Tollero molto la diversità. Nel senso…è improprio….. cosa c’è da tollerare nella diversità ? Semmai da approfittare, da imparare, conoscere… però vedo che normalmente non è così!
4) Se avessi la sfera magica, cosa vorresti vederci dentro?
Nulla. Secondo me è bello scoprire il futuro giorno per giorno, cercare di orientarlo col proprio impegno, lasciare spazio alla immaginazione….
5) Puoi raccontarci del tuo primo approccio alla scrittura?
A parte i primi temi alle elementari (ero molto bravo a scrivere, da piccolo), il primo fu un racconto nel mio ambiente, il motociclismo: “Rivazza, storia di solitudine, successi, scelte ed errori”. Un racconto breve, pubblicato a 25 anni tramite quelle occasioni che si trovavano nelle pubblicità di fondo pagina nei quotidiani… promozioni per giovani autori…. si pagava una cifra per avere alcuni libri in cui era pubblicato un proprio racconto, e che, probabilmente, nessuno avrebbe mai letto. Però, nella sua semplicità, lo trovo ancora molto molto valido, con tanti spunti e temi.
6) Qual’è il tuo progetto attuale (se ce lo puoi raccontare) e quale/i quelli futuro.
Una volta Maurizio Costanzo ospitò un ragazzo con dei problemi mentali che però faceva discorsi tanto interessanti. Era giovane, avrà avuto 20 anni…. La domanda finale fu: “Cosa vuoi fare da grande?” e la sua risposta, meravigliosa, fu: “vivere”.
Se parliamo di progetti editoriali, invece, è in uscita un libro che racconta i cento anni del nostro club, il Moto Club Spoleto, e, di conseguenza, anche della città: “Dal Viale al Mondiale”, perché abbiamo organizzato due campionati del mondo di enduro.
7) Ti succede di lavorare a più di un progetto insieme?
Non mi succede di fare una cosa sola…. Ho scritto anche un sito, sulla storia della mia città: wwww.myspoleto.it e faccio mille cose, nel campo del volontariato.
8) Che musiche ascolti mentre scrivi e quali ti fanno “spaziare” con la fantasia?
Dire Straits, Zucchero, Beatles, Bob Marley (ho scritto anche un libro di racconti sulla Jamaica….). Tutti generi diversi, si, ma accomunati da una grandezza che ha travalicato il contingente.
9) Riscrivi, cancelli, correggi, rimoduli o.. fila tutto liscio alla prima stesura?
Eh…avrei bisogno di un redattore, di qualcuno che mi stia dietro per controllare errori di digitazione ed altre amenità…. Non ho molta propensione alla limatura ed alla modifica….quindi, di getto !
10) Scrittura o lettura? Trovi sempre il tempo per…
La lettura. Che è imprescindibile, vitale. Per quella bisogna sempre ricavare spazi. Anche se la pila dei libri non ancora letti, sempre alimentata, non cala mai……

Ringraziamo ancora una volta l’autore, augurando lui un futuro luminoso e pieno di soddisfazioni. P.L.LAUREL e FEDERICA S.
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