INTERVISTA

ALESSANDRO RICCI

Oggi il nostro blog, intervista questo giovane autore, che abbiamo il piacere di conoscere con il libro :

“Come Filippo salvò la fantasia” è un romanzo di formazione, avventura e magia, con protagonista un eroe recalcitrante che non vuole affrontare le prove terribili e i mostri a cui vanno incontro tutti i giovani personaggi della sua età. Eppure, dalla Penna del Destino, impugnata da un ingenuo scrittore, è nato anche un terribile antagonista, deciso a rubare la fantasia dei bambini e a condannare il mondo a una triste vita in cui regna sovrana la Realtà. Per scongiurare una simile prospettiva, Filippo e i suoi alleati si lanciano in un’impresa fantastica, per ricordare agli uomini, e a tutti i lettori, l’importanza della fantasia.

All’interno del libro, troveremo delle magnifiche illustrazioni di Stefania Franchi.

Conosciamo meglio Alessandro:

1)Chi è Alessandro nella vita, cosa fai?

Ciao a tutti, nella vita, come primo lavoro faccio l’impiegato. La sera poi, appena uscito dall’ufficio, mi cambio in fretta e corro in palestra, dove faccio l’istruttore di fitness musicale. 
Vivo in perenne ritardo e sempre verso qualche impegno, nonostante questo per la mia mente tutto ciò non èabbastanza stimolante, perché trova il tempo di inventare, immaginare e anche scrivere un sacco di altre vite, oltre la mia.

2) Quale sarebbe il sogno che vorresti realizzare? 

Ho sempre cercato di realizzare i miei sogni. Mi ci sono sempre impegnato un sacco e alla fine, con risultati proporzionali alle mie capacità, ce l’ho sempre fatta.
Essere uno scrittore, trovare il mio libro sugli scaffali, emozionare e ispirare giovani lettori è uno dei sogni che sto cercando di perseguire.

3) Cosa non sopporti nelle persone e che cosa invece tolleri? 

Di norma sono una persona molto tollerante e con una grande pazienza. Cerco sempre di capire il punto divista altrui e di indovinare i motivi che spingono le persone a determinati comportamenti, quindi non mi arrabbio quasi mai. Io dico che è perché sono buono e empatico, mia moglie dice che è perché sono ingenuo (uso ingenuo perché ci leggono i bambini).

Mi arrabbio quando ho la sensazione di venir preso in giro, quando il mio impegno e la mia buona fede vengono traditi. I mei scoppi d’ira sono così intensi e improvvisi che difficilmente servono a qualcosa e me ne pento quasi subito.

4) Se avessi la sfera magica, cosa vorresti vederci dentro? 

Non credo che ci guarderei dentro. Sono convinto che il destino non esista, e che tutto quello che ci succede dipenda dal nostro modo di reagire agli stimoli che la vita ci mette davanti. E anche dalla fortuna di nascere dalla parte vantaggiosa del mondo. Sono pochissime le occasioni in cui non abbiamo scelta. Quindi in una sfera servirebbe solo a condizionarmi, non la vorrei guardare. 

5) Puoi raccontarci del tuo primo approccio alla scrittura? 

Il primo approccio vero e proprio è avvenuto recentemente, nel 2018; quando, per la prima volta, ho scritto una delle storie che mi erano venute in mente e l’ho fatta leggere ad altre persone. Fino a trovare la strada della pubblicazione.

Invece il primo approccio in assoluto è avvenuto alle medie, quando ho inventato la mia prima favola, che poi è finita, rivisitata e corretta, in una mia antologia.

6) Qual è il tuo progetto attuale (se ce lo puoi raccontare) e quale/i quelli futuro. 

In questo momento mi sto dedicando alla promozione del mio ultimo libro “Come Filippo salvò la fantasia” edito da NPSEdizioni. Ho molti progetti futuri, uno ormai terminato e in fase finale di editing che è un fantasy per ragazzi e un’altra storia che è nata recentemente e che ho iniziato a scrivere ma che mi piace già moltissimo.

7) Ti succede di lavorare a più di un progetto insieme? 

Sì, mi succede spesso, come avete potuto intuire dalla risposta precedente. Però ne ho sempre uno principale, che è quello che seguo con più continuità.  

8) Che musiche ascolti mentre scrivi e quali ti fanno “spaziare” con la fantasia? 

Ascolto quasi esclusivamente le composizioni di Enaudi. Come detto nella domanda riescono a farmi spaziare con la fantasia, trasportandola e non confondendola. Non riesco ad ascoltare canzoni con del cantato perché mi distraggono, né troppo ritmate perché mi agito. 

9) Riscrivi, cancelli, correggi, rimoduli o.. fila tutto liscio alla prima stesura? 

Non fila mai tutto liscio alla prima stesura, anche se a volte ci si va vicino. Di solito il mio processo è questo: scrivo, anche molto, di getto e mi sembra buono. Il giorno dopo rileggo e mi fa schifo, cerco di tamponare. A fine stesura rileggo tutto da capo e non mi capacito di aver scritto roba così brutta e modifico ancora. Al colpo finale ci pensa l’editor di solito.

10) Scrittura o lettura? Trovi sempre il tempo per…

Per entrambi. Nonostante il mio disordine comportamentale e mentale per quanto riguarda la scrittura e la lettura sono molto metodico e disciplinato. Mi alzo un’ora e mezza prima la mattina per scrivere e la sera dedico lo stesso tempo alla lettura prima di dormire. Poi tutto il tempo che riesco durante il giorno, attese momenti morti, eccetera.

Ringraziamo Alessandro per il tempo che ci ha dedicato. Di seguito, il link al profilo Facebook e Instagram. Lo staff di Letture e sogni. PL.Laure e Federica S.

https://www.facebook.com/alessandro.ricci.927

https://instagram.com/alessandroricci.autore?igshid=YmMyMTA2M2Y=

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